Segugio dell'Appennino o Piccolo Lepraiolo Italiano

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Enza Canciari
view post Posted on 5/2/2013, 18:51





Segugio dell'Appennino o Piccolo Lepraiolo Italiano (foto www.prosegugio.it)

Standard morfologico
TESTA
Mesocefala. La sua lunghezza totale è pari a: 4 / 10 dell’altezza al garrese, mentre la sua larghezza è poco meno o uguale alla metà della sua lunghezza.
Indice cefalico totale - I.C.T. 49; più leggera nelle femmine, con linee cranio facciali parallele o leggermente divergenti. Sempre di buon cesello. Pelle priva di rughe o di parti lasse perfettamente aderente ai tessuti sottostanti.

CRANIO
Seni frontali appena accennati di forma lievemente convessa. La sua larghezza è di pochissimo inferiore alla sua lunghezza (1 cm.), cresta occipitale sensibile al tatto. La sua proiezione sul piano è di forma ellittica, la sommità è leggermente convessa (mai piatta), la sua larghezza costituisce la metà della lunghezza totale della testa. La depressione naso-frontale (stop) è poco marcata, ma più evidente di quella del segugio italiano.

MUSO
La lunghezza rappresenta il 50% o poco meno della lunghezza totale della testa. La canna nasale è rettilinea. Tartufo sempre nero di media grandezza, non molto prominente, con narici bene aperte. Le facce laterali del muso sono fra di loro convergenti, ma senza eccesso, tanto da non formare un muso troppo appuntito. Le labbra superiori sono sobrie e tese, coprono poco quelle inferiori, commessura labiale non evidente. I bordi labiali sono sempre di pigmentazione nera.

MASCELLE
Di forma tronco conica e di uguale lunghezza. I denti, con formula dentaria completa sono inseriti perpendicolarmente di completo sviluppo e di colore bianco candido. La chiusura è a forbice, tollerata a tenaglia.

GUANCE
Asciutte, con assi laterali leggermente convergenti.

OCCHI
In posizione tendente al semilaterale. L’angolo dell’asse delle palpebre con l’asse mediano della testa corrispondente ai 20°. Il loro sviluppo deve essere ampio con palpebre bene aderenti e di forma arrotondata, con bordi sempre neri. Il colore deve andare dall’ambra scuro al marrone bruno. La loro espressione denota intelligenza, vivacità e dolcezza.

ORECCHI
Con attacco ampio ed inserzione a livello della linea degli occhi. Scendono piatti con cartilagine sottile e aderenti alle guance, la cui lunghezza raggiunge la metà della lunghezza del muso. Terminano ad apice arrotondato.

COLLO
Di lunghezza media (quanto la testa) con muscolatura di buon sviluppo, ma nello stesso tempo asciutto, inserito non troppo alto sul garrese. Netto il distacco nel punto di inserzione della testa; assolutamente privo di giogaia.

ARTI ANTERIORI
Spalla con muscolatura bene sviluppata, la sua inclinazione sull’orizzonte oscilla dai 45 ai 55°. Braccio leggermente più corto dell’avambraccio con angolo scapolo omerale da 105 a 115°. Angolo omero radiale circa 130° . Gomiti né convergenti né divergenti.
Avambraccio perfettamente perpendicolare al terreno, con regioni carpiana e metacarpiana forti e giustamente flesse (75°). Piede da lepre con dita compatte e articolazioni digitali forti. Suole coriacee, unghie forti e ricurve ambedue pigmentate di nero.

TRONCO
Fortemente costruito ma leggero. La sua lunghezza è da 1,5 a 2,5 cm superiore all’altezza al garrese. Il piccolo lepraiolo italiano sta nel rettangolo. L’indice corporale oscilla mediamente da 86 a 92 (dolicomorfismo). Linea superiore rettilinea dal garrese alla groppa. Il garrese supera di poco la linea dorsale; le scapole al margine superiore sono molto ravvicinate.

TORACE
Ben sviluppato nelle tre dimensioni. La sua discesa deve arrivare all’altezza del gomito. Costole di buona cerchiatura, ma senza esasperazione. L’indice toracico (I.T.) corrisponde al valore medio di 50,40.

REGIONE LOMBARE
Robusta, leggermente convessa, molto muscolosa e bene sviluppata in larghezza. Il suo sviluppo longitudinale determina la costruzione rettangolare della razza.

GROPPA
Lunga non meno di 1/3 dell’altezza al garrese e di larghezza non inferiore alla metà della sua lunghezza, di inclinazione non superiore ai 25° riferiti all’orizzonte.

ARTI POSTERIORI
Coscia larga con muscolatura bene sviluppata, gamba leggermente inclinata verso il posteriore con un’angolazione corretta. Angolo coxo femorale di 95 ÷ 100°. Articolazione del piede non troppo alta, secca. Metatarso verticale corto e relativamente forte. Il piede è meno ovale dell’anteriore. Visto di profilo, la verticale calata dalla punta della natica deve cadere sulla punta del piede. Gli speroni sono tollerati quando presenti.

CODA
Inserita in modo da formare un prolungamento della linea dorsale, forma di solito nel suo terzo distale una leggera curvatura. Discretamente pronunciata alla radice. La sua lunghezza raggiunge la punta del garretto; in lavoro è di norma portata orizzontale. La lunghezza della copertura pilifera sarà inferiore a quella del tronco nel pelo forte; nel pelo raso è uniforme al tronco.

MANTELLO
I colori del pelo ammessi sono:
- il fulvo nelle sue diverse tonalità
- il nero focato
- il grigio lepre

Il bianco in particolare nel fulvo è indice di tipicità se opportunamente distribuito nelle giuste sedi come:
- sui quattro arti
- sui tarsi, metatarsi, carpi e piedi
- sul petto a forma di stella
- sulla fronte a forma di lista
- sulla punta della coda

In rapporto alla tessitura del pelo esistono due varietà: il pelo raso e il pelo forte con le seguenti caratteristiche:

PELO RASO: Tessitura vitrea densa, uniformemente distribuita su tutto il corpo. Qualche pelo ruvido sparso sul tronco, sul muso, sugli arti, non costituisce difetto.

PELO FORTE: in questa varietà il pelo è ruvido al tatto di lunghezza prossima ai 3 cm. guarnito da un sottopelo, denso che impedisce all’umidità di bagnare la pelle. La sua distribuzione è uniforme. Fanno eccezione la parte volare degli arti e la testa, dove si fa più denso ma meno lungo. Sulle orecchie invece, il pelo può essere meno denso o addirittura raso. Il pelo comunque deve essere bene aderente al corpo senza formare mai riccioli o boccoli.

ANDATURA
Alternanza di trotto e galoppo a seconda delle fasi della cacciata. Movimento sciolto, vivace ed elegante.

TAGLIA E PESO
Altezza al garrese nelle femmine da 40 ÷ 44 cm., nei maschi da 42 ÷ 46. Sono tollerati in altezza 2 cm. in più e 1 in meno in soggetti eccellenti. Il peso dovrebbe preferibilmente oscillare fra 11 e 16 kg.

DIFETTI
Ogni deviazione delle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce difetto.

DIFETTI DA SQUALIFICA
Enognatismo, prognatismo esagerato, assi cranio-facciali convergenti, monorchidismo, criptorchidismo. Anurismo e brachiurismo (sia congenito che acquisito). Colori diversi da quelli indicati, parziale depigmentazione, occhio gazzuolo o eterocromia oculare.

DIFETTI ELIMINATORI
Quando le altezze sono superiori o inferiori ai margini di tolleranza.

MISURE PRINCIPALI (VALORI MEDI)

ALTEZZA AL GARRESE
- maschio: 42 ÷ 46 cm. + 2 cm; - 1cm. per i soggetti eccellenti
- femmina: 40 ÷ 44 cm. + 2 cm ; - 1cm. per i soggetti eccellenti

LUNGHEZZA DELLA TESTA
maschio: 18 ÷ 20 ; femmina: 17 ÷ 19

LUNGHEZZA CRANIO
maschio: 9 - 10 cm. ; femmina: 8 - 10 cm.

LUNGHEZZA MUSO
maschio: 8 - 10 cm. ; femmina: 7 - 9 cm.

DIAMETRO TORACICO
maschio: 12.98 cm. ; femmina: 11.90 cm.

ALTEZZA TORACE
maschio: 25 cm. ; femmina: 24,50 cm.

CIRCONFERENZA TORACICA
maschio: 56 cm. ; femmina: 54 cm.

ANGOLO SCAPOLO – OMERALE 105 ÷ 115°

ANGOLO OMERO – RADIALE 130 °

ANGOLO COXO – FEMORALE 95 ÷ 100°

ANGOLO FEMORO – TIBIALE 120 ÷ 125°

ANGOLO TIBIO – TARSAL 135 ÷ 140°

INDICE CEFALICO TOTALE 49

INDICE CORPORALE 89

INDICE TORACICO 50

N.B.: Sono ammessi accoppiamenti solo ed esclusivamente fra soggetti aventi la stessa caratteristica di pelo, pena il non riconoscimento della cucciolata.

a cura della Commissione Tecnico-Scientifica Mirabello, 15 Febbraio 2006
www.prosegugio.it - S.I.P.S. Società Italiana Pro Segugio "Luigi Zacchetti"

Atlante delle razze di cani a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it
 
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